domenica 26 aprile 2015

L'era Glaciale 4: Continenti alla deriva la recensione

Le statue dell’isola di Pasqua, la Sfinge, la deriva dei continenti, secoli e secoli di congetture e ipotesi su quali potessero essere le loro origini, e poi si scopre tutto dovuto ad uno scoiattolo. Sono ancora una volta Scratc e la sua ghianda, a dare avvio alla catastrofe che muoverà’ tutto il film; un tentativo di troppo di nasconderla sotto al ghiaccio, ed ecco che i continenti si spaccano.




Manny viene cosi’ diviso dalla sua famiglia, ed innesca una serie di rocambolesche avventure con i suoi amici di sempre Diego e Sid, nel tentativo di ritornare a casa. Sulla loro strada una serie di nuovi personaggi, tra cui una banda di pirati dove Diego troverà l’amore e Nonnina, l’esilarante nonna bradipo fiore all'occhiello del film.



Se di solito i sequel non sono all'altezza dei predecessori, l’era glaciale quattro costituisce l’eccezione. Comicità’ allo stato puro, la pellicola fa del suo punto di forza le avventure delle sfortunato scoiattolino, che costituiscono un vero film nel film. Fallito il tentativo d’emulazione Disney, con l’inserimento della parentesi musicale, ma nulla e’ perfetto.

La trama della pellicola, pervasa da spunti e lezioni umane, lascia intravedere la possibilità di un quinto capitolo. Sara’ quello in cui la nonnina seppellirà tutti e ballerà sulle loro tombe?


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