martedì 19 maggio 2015

La leggenda del cacciatore di vampiri 3D: commento e recensione

Se l’idea di un Abraham Linconln in versione Buffy l’ ammazzavampiri, per un attimo vi ha fatto sorridere e dubitare della “consistenza” della trama del film, siate pronti a ricredervi: quella di Timur Bekmambetov e’ una vera e propria lezione di storia.

La vicenda ha inizio al tempo della schiavitù, quando un certo Abraham ancora fanciullo, pagherà’ con la vita di sua madre, il tentativo di salvare dalle percosse un suo amichetto dalla pelle scura. Qui il suo primo incontro con i vampiri e, una vita consacrata alla loro distruzione, con la speranza di riuscire prima o poi a vendicarsi per ciò’ che gli era stato portato via.

Basato sul romanzo Abraham Lincoln, Vampire Hunter di Seth Grahame-Smith,sceneggiatore del film, la pellicola presenta una coesione storico-fantastica talmente realistica da far credere allo spettatore, anche se solo per un attimo, di trovarsi di fronte alla proiezioni di fatti realmente accaduti.

Azzardata ma ben riuscita, sia l’idea della guerra di secessione combattuta tra vampiri e americani, che la trovata del narratore Lincoliano, che rende partecipe lo spettatore della propria avventura mediante la lettura dei suoi stessi diari.

Insomma, in barba alle tante critiche ricevute il cacciatore di vampiri è un film che regge, sia dal punto di vista della trama e degli effetti speciali che per quanto riguarda i suoi protagonisti: Bengiamin Walker è un Lincoln perfetto, capace di dare al suo personaggio quell'aria di solennità, che tanto ha contraddistinto Abraham storico.

Se poi aggiungiamo la proiezioni in 3d che, rende il film molto più realistico, il quadro e’ completo e il cacciatore di vampiri,  diviene un film consigliato non soltanto ai fan burtoniani, che in tale pellicola ha messo lo zampino, anche se solo nei panni di produttore, ma a tutti gli appassionati del genere action di classe.

Per la violenza di alcune sequenze, resta pero consigliato ad un pubblico adulto o che almeno abbia superato il metro e cinquanta d’altezza.

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