lunedì 23 marzo 2015

Posti in piedi in Paradiso: recensione

Tutto cambia si sa, e il cinema non fa eccezione alla regola.

Degradato da “fabbrica dei sogni” a patetica esaltazione di sesso e violenza, da tempo non dava alla luce film come “Posti in piedi in paradiso”.

La vicenda ruota intorno a tre uomini divorziati, che dopo aver mandato all'aria i loro matrimoni, si vedono costretti a versare interamente i loro già esigui stipendi alle rispettive ex mogli. Ulisse (Carlo Verdone), Fulvio (Pierfrancesco Favino) e Domenico (Marco Giallini) incontratisi in un occasione fortuita decidono poi di andare a vivere insieme, in modo da poter sopperire, almeno in parte, alle loro esigenze economiche. Nonostante i loro tentativi di rimettere a posto le cose, il fato gli rema contro e la loro situazione finanziaria peggiora inesorabilmente fino a spingere i tre amici al limite del legale. Ma quando tutto sembra essere ormai alla frutta, ecco entrare in scena i figli di questa improvvisata “banda bassotti”; è infatti l’amore per loro che li riporta verso la retta via.

Davvero brava Micaela Ramazzotti nella parte di Gloria, una cardiologa svampita perseguitata da problemi sentimentali con la quale Ulisse intavola una strana e alquanto bizzarra relazione.

Amicizia, amore, comicità, dolore , famiglia, questi ed altri i temi al centro di una pellicola capace d’intrattenere piacevolmente lo spettatore fornendogli anche svariati spunti di riflessione sulla vita in se.

Che si sia in procinto di tornare verso i buoni vecchi film di una volta?!

CONCLUSIONI: io in genere non guardo i film di Carlo Verdone e non mi piacciono..ma questo merita veramente! Ergo se cercate un film piacevole da vedere, magari in un pomeriggio di pioggia, questo è quello che fa per voi!

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